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Aspen, fiori di Bach contro la paura

4 Settembre 2012

“Paure vaghe e sconosciute per quali non si può dare spiegazione, una giustificazione.
Il paziente può essere terrorizzato da qualcosa di terribile che sta per succedere, ma non sa cosa esso sia.
Queste paure vaghe e inesplicabili possono sopraggiungere il giorno o la notte.
Chi ne soffre ha spesso paura di raccontare ad altri la sua pena.”

Edward Bach

Come sempre le parole del dr Bach, seppur sintetiche, sono chiare e precise, un filo da seguire per capire la natura di questo Fiore, il Pioppo tremulo. Le sue foglie sono larghe e frastagliate e già dal loro tremore al minimo refolo d’aria possiamo intuire la natura di chi può trarre grandi benefici dall’assunzione di questo Fiore.
Iniziamo a tratteggiare il nostro personaggio dipingendolo come estremamente sensibile, delicato, una persona spaurita,  in balìa di sensazioni angoscianti, premonizioni, paure a cui non riesce a dare un nome e strane sensazioni, magari legate a luoghi e persone particolari.
Possiamo riconoscere i tipi Aspen dai loro modi nervosi ed apprensivi, anche se raramente potremmo ascoltare le confidenze di queste “spugne emotive” perché non amano rivelarre ad altri le loro paure per il timore di essere presi per pazzi o isterici.
Tutti possiamo vivere stati Aspen (ossia armonizzabili con questo Fiore) o nutrire paure che rientrano in questa categoria visto che il Pioppo tremulo è il Fiore d’elezione per tutti i timori che non hanno una causa effetto oggettiva (come ad esempio  una rapina, un incendio, una malattia, ecc ) e che vengono vissuti con una sensazione di inquietudine, di angosciante attesa di qualcosa di brutto che sta per accadere.
Aspen è nostro amico anche quando dobbiamo gestire il nostro rifiuto immotivato di entrare in un luogo, la paura di scendere da soli in cantina, in un qualsiasi luogo che percepiamo come sinistro.
In base alla mia esperienza molte persone che hanno assunto Aspen sono guarite o hanno tratto grande giovamento nella cura degli stati ansiosi; del resto temere intensamente qualcosa di vago ed indefinito, senza saperne il motivo non è una delle manifestazione più evidenti degli attacchi di panico?
Ci tengo però a precisare che non è corretto considerare Aspen come  l’ansiolitico dei Fiori di Bach, perché il sistema floreale non tratta (almeno non dovrebbe) l’ansia al di fuori del contesto personale di chi ne soffre.
In fine un posto d’onore spetta a questo Fiore nell’aiutare i bambini (ma anche gli adulti) a scacciare incubi e paure nottrune, in coppia con il Fiore Rock Rose. Due gocce di Aspen da sorseggiare in un bicchiere d’acqua sono perfette per i bimbi che hanno paura di addormentarsi, di fare brutti sogni e che vogliono lasciare sempre la luce accesa.
Acquista qui il Fiore di Bach Aspen
Per sapere cosa sono e come si usano: i Fiori di Bach.

di Claudia Brunetti

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6 risposte a “Aspen, fiori di Bach contro la paura”

  1. Carissimi Mauro e Deborah, quando si
    parla di Fiori di Bach, per me, è sempre una goduria!
    Sì, è vero, le caratteristiche di ASPEN
    sono quelle evidenziate nel blog.
    Tuttavia, secondo studi approfonditi sui
    Fiori di Bach, si possono distinguere ben cinque specie principali di PAURE, e
    perciò, in coerenza, vi sono cinque rimedi, uno per ogni tipo. Ma io conosco
    ben diciotto Fiori di Bach che possono dare un apporto favorevole in stati di
    PAURA!
    Aspen è stato trattato da voi nelle sue
    caratteristiche più essenziali e come sintesi monografica. Le paure, però, che
    hanno la forza di coinvolgere qualcuno, possiamo giustapporle alla FOBIA ed all’OSSESSIONE
    non in quanto sintomi, ma in quanto STATI D’ANIMO che producono effetti simili
    sulla psiche. La paura, in qualsiasi forma possa impossessarsi di qualche
    persona, senza dubbio è un’emozione seguita da DOLORE; anzi, È dolore o agitazione per una
    qualche cosa che possa arrecare malessere o anche morte. Ed è caratterizzata,
    certamente, da insicurezza ed ansia per un pericolo sia reale, sia immaginario.
    Si ha paura, infatti, di cose reali
    quali i ladri, i cani, un cataclisma; della perdita di cari parenti, di beni
    materiali e la paura di rimanere soli e dover, quindi, affrontare e sopportare
    il peso della vita.
    Si ha paura, però, anche di cose immaginarie,
    impalpabili, come una minaccia, immagini mentali insopportabili che emergono
    dall’inconscio, paura d’impazzire, fobie incontrollabili, ansietà improvvise,
    paura dell’occulto e della religione, degli spiriti e, insomma, di qualche cosa
    di terribile che può accadere.
    La PAURA può assumere le forme più
    svariate, quali, paradossalmente, la paura di aver paura, ed un rimuginare e
    congetturare continuo ed assorto, sugli stessi pensieri.
    La paura gioca un ruolo fondamentale
    nello sviluppo delle malattie e la scienza moderna, purtroppo, ha accresciuto
    questo regno del terrore divulgando largamente, tra il pubblico, le sue
    scoperte che, fino ad oggi, invero, non sono che delle mezze verità!!!
    La conoscenza, infatti, dei batteri e
    dell’esistenza dei diversi germi legati alle malattie ha alterato, rendendola
    più sensibile, la mente di decine di migliaia di persone e, imponendosi con la
    paura, le ha rese più vulnerabili.
    Con l’effetto snervante e depressivo di
    queste conoscenze sulla nostra mente, la paura -ALLA GRANDE- genera la
    disarmonia dei nostri corpi fisico e magnetico (l’astrale), preparando, così, il terreno all’invasore.
    Possiamo, però, camminare nell’Esistenza,
    senza paura né timore, sapendo che il principale rimedio è in noi stessi, e
    che, all’occorrenza, se ce ne fossi bisogno, possiamo sempre contare sulla grandiosa
    scoperta del Dr. Bach.
    Su ASPEN avete dissertato voi, ma almeno
    sugli altri quattro fiori più importanti per la paura, desidero, in una estrema
    sintesi, citarne io le caratteristiche; e dunque:

    Il
    primo rimedio per la paura, in assoluto, è ROCK ROSE, del quale si ha bisogno
    quando la paura è tanto grande che arriva sino al terrore o al panico. Questo
    fiore, infatti, è necessario in particolari stati d’animo, in situazioni d’emergenza
    e in tutte quelle circostanze esterne che provocano, per l’appunto, paura e
    terrore.

    Il
    secondo tipo di paura è più comune, ed è quello che si riferisce alla vita di
    tutti i giorni: paura degli incidenti, paura di malattie, paure di un sintomo
    che progredisce peggiorando, ed ancora paura del buio, di essere solo, dei
    ladri, del fuoco, degli animali…. Paure, insomma, di cose definite, sia che
    esista qualche ragione o che non ve ne siano. Per queste paure il rimedio d’elezione
    è MIMULUS.

    Il
    seguente Fiore di Bach è CHERRY PLUM, che aiuta a risolvere quel tipo di paura
    che si manifesta quando c’è il timore di una mente sovraffaticata e la paura
    che non possa reggere la tensione. Le persone che hanno bisogno di CHERRY PLUM
    vivono, perciò, con la sensazione di sedere su una polveriera che può esplodere
    da un momento all’altro, e temono i loro stessi sentimenti, e credono che,
    manifestandoli liberamente, possa accadere una disgrazia terribilmente fuori
    dal comune.

    Infine,
    RED CHESTNUT, è il rimedio di chi vive continuamente nella paura e nella
    preoccupazione per gli altri. I pensieri di queste persone sembrano gravitare unicamente
    intorno al benessere ed alla salute dei loro familiari, amici, e finanche dei
    conoscenti.
    Ora,
    come accennato all’inizio, i Fiori per la “PAURA” se ben analizzata, sono in
    numero maggiore di cinque, per cui potrebbe risultare difficile la scelta in
    una auto terapia. Sarebbe opportuno, pertanto, consultare un Fitoterapeuta, un
    Naturopata o comunque un professionista qualificato, conoscitore ed esperto non
    soltanto della materia FIORI di BACH -ma anche di psicologia-, al fine di
    indirizzare il riequilibrio verso una guarigione certa, e che possa suggerire
    occorrendo, anche una oculata combinazione di FIORI.
    Alla
    maniera di sempre, carissimi Mauro e
    Deborah, un caloroso ed affettuoso saluto, e rinnovati auguri di buon lavoro.
    Toni Ipnos.

    • Come autrice dell’articolo e come appassionata conoscitrice dei Fiori di Bach ho letto molto volentieri il commento e poiché, anche per me, parlare di questo argomento è una “profonda goduria” non posso esimermi dal rispondere.
      Ringrazio il sig Toni Ipnos per la trattazione dei Fiori che hanno come terreno di competenza la paura, piano piano (santo Impatiens!) li tratterò tutti ed il criterio alfabetico è solo una scelta come un’altra per iniziare a scrivere di Fiori di Bach per tutti i lettori di Salute in Erba.
      La divisione dei Fiori in gruppi o categorie (tra cui appunto il gruppo della paura) è stata fatta dal dottor Bach per fini didascalici e con l’intento (che sempre lo animava) di rendere la conoscenza dei fiori la più semplice e chiara possibile, ma a volte nelle categorie ci si rimane imprigionati e allora a voler giocare possiamo ‘divertirci’ a trovare la paura in ogni umano sentire e quindi anche nel Fiore che ne corrisponde.
      Per esempio: il fiore Crab Apple non appartiene al gruppo della paura ma agisce su quelle persone che ‘temono’ il contagio, lo sporco, il disordine ed alcuni aspetti della corporalità. Una persona che ha bisogno di Crab Apple facilmente esclamerà: “Ho paura di …. , di sporcarmi o di sporcare, della polvere, delle malattie, di venire contagiato”.
      Del resto anche chi si sente sopraffatto dalle responsabilità (Elm) ha ‘paura’ di non farcela, chi teme di rimanere solo e non si sente abbastanza amato (Chiocry) ha paura di non ricevere abbastanza amore, chi finge di stare sempre bene (Agrimony) ha paura del proprio lato ombra e persino chi odia ed è geloso (Holly) vive nella più cupa delle paure.
      Potrei andare avanti per ben 38 fiori…. ma, tempo al tempo!
      Infine vorrei concludere dicendo che il dottor Bach voleva creare una medicina semplice, indolore, senza controindicazione che curasse il malato e non la malattia e soprattutto che fosse alla portata di tutti. I Fiori di Bach sono una medicina fondata sull’autodiagnosi, poi ci sono le persone che, come me, possono farsi traduttori del linguaggio dei Fiori, a volte specchi di chi si rivolge a noi per metterli nella condizione di dipanare una matassa emotiva…ma non smetterò mai di incoraggiare le persone a conoscere, usare, provare e sperimentare i Fiori in modo autonomo e personale.
      E buon fiore a tutti 🙂

      • Desidero
        esporre alcune naturali osservazioni circa il mio post, con riferimento ai
        FIORI DI BACH, relative ad una inspiegabile “RISPOSTA”
        formulata dall’esimia autrice dell’articolo introdotto sul blog di Salute In Erba, del carissimo amico Mauro.
        Provai
        un’immensa sensazione di richiamo, d’interesse, di fascino, nell’apprendere
        che, sul blog di cui sopra, nell’ultimo articolo pubblicato, si rivelavano
        alcune caratteristiche di quei Fiori -o meglio, di un Fiore, ASPEN nel caso di specie- che potevano
        essere d’aiuto a qualche persona che vive, evidentemente, con determinati
        disagi.
        Con
        sorpresa però, eppure con una nota d’incredulità, in questa “RISPOSTA” ad
        una domanda in verità mai avanzata, («NON
        POSSO ESIMERMI DAL RISPONDERE», così esordiva l’autrice in questa fantomatica
        “RISPOSTA”), risaltava una sorta di inspiegabile CRITICA, attenta e precisa: ci si vada dunque con
        BEECH, fiore indicato, per l’appunto, a beneficio di
        chi critica, di chi è insoddisfatto, intollerante, che vede solo il lato
        negativo delle cose; per persone anche arroganti, sempre pronte al GIUDIZIO;
        persone amare, ciniche e NON in sintonia con gli altri; per chi condanna
        l’operato di qualcuno, e poi si rende conto di avergli fatto un torto! Perché
        in fondo è così, chi vive lo stato negativo BEECH vede la pagliuzza negli occhi
        degli altri e non la trave nel suo.
        Nel
        prosieguo della lettura appariva chiaro anche un aspetto di INSOFFERENZA, che però può essere neutralizzato
        vantaggiosamente con il principio spirituale di IMPATIENS! E si può essere più minuziosi nell’analisi,
        aggiungendo al mix di essenze anche CHERRY PLUM, ottimo rimedio per chi teme che
        possa perdere il controllo di una situazione che si cerca di tenere per sé,
        ecc.. ecc..!
        Non
        riesco a capire, tuttavia, (o forse
        si..?), perché la stimata autrice dell’iniziale articolo, dopo la lettura del
        mio post, compilato spontaneamente e senza alcuna meschinità né malevolenza -evidenti
        o sottese-, abbia dato luogo ad una “RISPOSTA”, -ribadisco, ad una immaginosa domanda-,
        (perché di fatto non vi sono domande!), e se la sia presa poi tanto, da
        concepire una FANTASIOSA “RISPOSTA”.
        CLEMATIS può essere il rimedio giusto,
        dunque, anche in casi come questo, perché va bene per i sognatori, per coloro
        che preferiscono indulgere fantasticando volontariamente nei propri pensieri, favoleggiando da soli, senza interferenze di altri.
        Io,
        è palese, non ho fatto nessuna considerazione negativa avverso l’articolo
        proposto da Salute in Erba, e ancor meno ho formulato DOMANDE, tali da sollecitare
        una RISPOSTA. Era tutto talmente chiaro che non implicava formulazioni
        interrogative da rivolgere al blog e men che meno all’autore dell’articolo;
        anzi ho tenuto sempre in ottima considerazione, anche culturale, gli articoli
        pubblicati da Mauro sul suo blog, per la loro semplicità di espressione e
        comprensibilità, accessibile a qualsiasi livello d’intelligenza.
        La
        natura ed il carattere di questa “RISPOSTA”, in tutta sincerità, alla fine, mi
        è parsa, più che altro, una sorta di TESINA per dimostrare d’aver studiato.
        O.K.,
        va bene allora, promossa!!!
        Ma
        sappia che non vi era alcuna intenzione CRITICA né d’IMPAZIENZA [«…PIANO
        PIANO (SANTO IMPATIENS!)…»] nel mio intervento, bensì solo una piacevole
        partecipazione, da presentare con fair play, come sempre accade quando decido
        di scrivere qualcosa.
        Oltretutto,
        eventuali PROBLEMI, se così vogliamo chiamarli, non risiedono mai dalla parte
        di chi scrive ma piuttosto di chi legge; il quale, secondo il proprio
        background di conoscenze, interpreta e finanche FANTASTICA su quello che legge!!!
        In
        quello che io ho scritto, -molto
        evidentemente-
        non era sottesa alcuna critica o obiezione. Ognuno, del resto, può scrivere
        quello che desidera, non è affar mio; chi legge, invece, può prendere da uno
        scritto quello che ritiene giusto per sé e secondo la sua cultura; che può
        essere tutto o nulla addirittura, ma senza stigmatizzare.
        L’ordine
        alfabetico che è stato prescelto per la trattazione completa dei Fiori di Bach,
        è una faccenda di chi ha avuto l’idea di agire in tal senso e stilato,
        eventualmente, una scaletta per procedere: è affar suo, insomma! Io non ho
        contestato questa scelta, né in verità era lecito farlo, perché, ripeto, è una sua
        concezione del modo di presentare un argomento; né ho avanzato suggerimenti
        secondo mie rappresentazioni mentali.
        Però
        potevo e posso esprimere in piena libertà, il mio pensiero!
        È
        in questo spirito di libertà, dunque, senza alcun sentimento di disaccordo verso
        la descrizione, né alla scelta alfabetica fatta per esporre le caratteristiche dei Fiori di Bach, che ho
        scritto: «Il primo rimedio per la paura, in assoluto, è ROCK ROSE»; e neanche in
        questa frase, poi, com’è sicuramente innegabile, facevo pervenire una DOMANDA non
        formulata, che ambiva, tuttavia, una RISPOSTA.
        Era una
        semplice precisazione, secondo un punto di vista personale, PUNTO!
        O.K.?
        Penso di
        aver reso esplicito l’intento -armonioso ed equilibrato- che era alla base
        della partecipazione nel mio primo intervento, e con ciò ringrazio ancora il
        carissimo Mauro, ma anche la Claudia Brunetti, per opera dei quali ho avuto una
        seconda opportunità d’intervento, per scrivere ancora qualcosa, in particolare
        sui favolosi e meravigliosi FIORI DI BACH!!!
        Toni Ipnos.

        • credo che queste scaramucce e stoccate a suon di fiori siano poco interessanti e sicuramente al di fuori dello sprito di cohdivisione di un blog..
          Perchè non accettate entrambi che ci possano essere persone UGUALMENTE preparate in una materia COME VOI e mal tollerate l’ eventualità
          di poter ancora imparare?

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