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Pidocchi: Olio di Neem, Tea Tree Oil e altri rimedi naturali

22 Settembre 2020

Indice dei contenuti:

Prodotti naturali contro i pidocchi

Pidocchi e pediculosi

La pediculosi del cuoio capelluto è un’infestazione comune provocata dai pidocchi. Molto contagiosa, colpisce in particolar modo i bambini in età scolare, soprattutto le bambine dai 3 ai 12 anni, e più raramente gli adulti.

La pediculosi non è assolutamente grave o pericolosa ma senza dubbio è un’infestazione che provoca non pochi disagi, sia fisici che sociali. Eliminiamo subito un luogo comune: la presenza dei pidocchi non è assolutamente indice di scarsa igiene personale. Secondo recenti ricerche scientifiche, questi parassiti sembrano prediligere invece il cuoio capelluto pulito e ben deterso, oltre agli ambienti umidi e caldi.

I pidocchi, contrariamente a quanto si credeva fino a qualche decennio fa, non saltano e non volano, ma si muovono strisciando. Il contagio avviene quindi per lo stretto contatto da persona a persona e spesso è favorito anche dallo scambio di oggetti personali come pettini, spazzole o cappelli.

Prevenzione contro i pidocchi

Non esiste un trattamento in grado di prevenire la pediculosi. Le misure preventive consigliate sono una serie di norme igieniche e comportamentali supportate da alcuni rimedi naturali che possono aiutare a ridurre il rischio di contrarre i pidocchi.

La regola generale rimane sempre e solo una. Nel momento in cui ci si accorge che il bambino ha i pidocchi, è compito del genitore contattare immediatamente le maestre le quali, in accordo con il dirigente scolastico, provvederanno ad avvisare i genitori della presenza dei parassiti. Questo step è necessario affinché tutte le famiglie possano controllare i bambini e mettere in atto una serie di provvedimenti finalizzati a debellare la pediculosi.

Importante per la prevenzione dei pidocchi è la tempestività dei controlli. Non è sufficiente un taglio di capelli e una buona pulizia per eliminare il problema, ma è necessario uno specifico shampoo contro i pidocchi e un pettine per rimuovere i pidocchi a denti molto fitti.
E’ consigliato lavare pettini e spazzole con prodotti specifici diluiti in acqua molto calda, ricordandoci che dopo 2 giorni lontano dal cuoio capelluto, il pidocchio muore, quindi qualsiasi oggetto o indumento trascorse 48 ore dall’ultimo contatto viene considerato sterilizzato.

La prima cosa da fare è anche la più semplice: controllare la testa del bambino per verificare la presenza del parassita. Questa piccola attenzione è lo strumento più efficace per ridurre e contenere il rischio della pediculosi. Basta munirsi, come vedremo più avanti, del caratteristico pettinino per verificare non solo la presenza del parassita ma soprattutto delle uova. Il fine ultimo della lotta ai pidocchi infatti non è soltanto l’eliminazione dell’insetto. Le uova devono essere rimosse meccanicamente o tramite lavaggio per evitare che nascano altre larve.

Il procedimento per rimuovere le uova dei pidocchi è molto semplice:

  • Con uno spruzzino si inumidiscono leggermente i capelli e si separano in ciocche con l’aiuto di un pettine.
  • A questo punto, prestando particolare attenzione alla parte posteriore delle orecchie e del collo, si passa il pettinino su ogni singola sezione.
  • Dopo aver pettinato ogni ciocca, è necessario controllare se sono rimaste intrappolate le uova o i pidocchi adulti sul pettine stesso.
  • Questa operazione va ripetuta ogni giorno se ci sono pidocchi in giro nella scuola o in palestra. In caso contrario sarà sufficiente una volta a settimana.

Come abbiamo avuto modo di sottolineare, il pidocchio è un parassita che si muove strisciando da una testa all’altra. Per questo motivo la seconda forma di prevenzione consiste nello spiegare ai ragazzi che gli oggetti personali non devono essere prestati e soprattutto che dovrebbero essere tenuti lontano dalle aree comuni.

Sciarpe e berretti devono essere indossati soltanto dal legittimo proprietario. In palestra, occorre prestare la massima attenzione ad asciugamani, pettini e spazzole che non devono mai essere prestati. Quante volte ci capita di trovare qualche capello in questi effetti personali. Ebbene, qualora sullo stesso capello fosse presente un pidocchio questo potrebbe facilmente passare sulla testa di un altro bambino e infestarlo. Per questo motivo inoltre è buona norma pulire e disinfettare quotidianamente questi oggetti, liberandoli dai capelli residui.

Durante il gioco si verifica spesso che i bimbi appoggino le teste gli uni contro gli altri. Questo è un comportamento che favorisce la diffusione della pediculosi. I genitori a casa e gli insegnanti a scuola devono evitare giochi e attività che prevedono lo stretto contatto tra i ragazzi. Le bambine in particolare dovrebbero portare i capelli raccolti in una coda o in uno chignon per evitare il contagio. Questo accorgimento è molto utile perché il parassita troverà più difficile passare da una testa all’altra. Per i maschietti invece non è necessario il taglio a zero ma semplicemente scegliere un taglio corto perfetto per scongiurare il contagio. Un ottimo prodotto che aiuta a prevenire i pidocchi e contemporaneamente a legare i capelli delle bambine è l’elastico per capelli pidocchi go elastico ricco di oli essenziali.

E gli adulti? Anche se corrono un rischio minore, in presenza di un bambino con i pidocchi, devono adottare le stesse precauzioni consigliate per i più piccoli.

Nei periodi più caldi per l’infestazione possiamo dedicare qualche attenzione in più alla pulizia della casa. L’aspirapolvere è il miglior alleato per scongiurare la presenza dei parassiti e di eventuali nidi su tappeti e tessuti. Lenzuola, effetti personali e peluche dei bambini vanno lavati con cura alla temperatura più alta con un buon detersivo igienizzante.

In commercio esistono una serie di prodotti naturali che aiutano a detergere i capelli del bambino, creando un ambiente inospitale per i parassiti. In particolare l’olio di lavanda può essere frizionato delicatamente dietro le orecchie e sul collo, all’attaccatura dei capelli, per prevenire il contagio. Il suo profumo infatti non è gradito ai piccoli parassiti. Ovviamente il prodotto deve essere di ottima qualità e utilizzato con molta parsimonia. Un piccolo consiglio: per proteggere la cute e facilitare il massaggio è sempre consigliabile diluire poche gocce di olio di lavanda in un olio vettore come l’olio di mandorle dolci, da scegliere preferibilmente in una formula senza profumo specifica per capelli e pelle.

Rimedi naturali contro pidocchi e lendini

Fino a qualche decennio fa la lotta alla pediculosi passava attraverso l’utilizzo di veri e propri insetticidi da somministrare ai soggetti colpiti sotto forma di shampoo e spray repellenti. Seppur formulati per l’uso umano, questi prodotti erano troppo aggressivi per il cuoio capelluto infantile, costavano molto e non garantivano una totale risoluzione del problema. Con il passare degli anni infatti i pidocchi hanno manifestato una progressiva resistenza ai principi attivi di questi prodotti. Piretrine e piretroidi, i composti chimici utilizzati negli antiparassitari, sono diventati quasi inutili.

Oggi, numerosi test in laboratorio hanno dimostrato che abbiamo a disposizione una serie di prodotti naturali contro i pidocchi che riescono a coniugare l’efficacia dell’azione con il rispetto del delicato equilibrio fisiologico della cute del bambino e dell’adulto. I vantaggi non finiscono qui. Debellare la pediculosi con sistemi soft e naturali non solo è più economico ma è anche sostenibile perché non si invade il pianeta con sostanze tossiche e difficili da smaltire.

Olio di Neem contro i pidocchi

L’olio di Neem è usato per trattamenti preventivi e repellenti della pediculosi.
Il suo principio attivo (azadiractina) esercita sui pidocchi una potentissima azione che ne impedisce la maturazione e lo sviluppo.

Questo rimedio deriva dall’albero del Neem, una specie che cresce spontaneamente in India. L’olio si ricava dalla pressatura dei frutti e dei semi dell’albero.

Ampiamente utilizzato in medicina, il Neem è ritenuto una pianta quasi “miracolosa”. Particolarmente efficace per l’acne, aiuta a combattere infezioni parassitarie, funghi, herpes e verruche. Uno studio del 2011, pubblicato sulla rivista PubMed, ha scoperto che l’olio essenziale di Neem, applicato sui capelli, è capace di eliminare le larve dopo 5 minuti di trattamento e gli insetti adulti dopo 10 minuti. Il merito va all’azadiractina, il limonoide contenuto nell’olio e responsabile dell’azione “insetticida”.

La sua azione è potente e delicata. I capelli vengono liberati dagli ospiti indesiderati ma nello stesso tempo sono rivitalizzati e ristrutturati grazie ai principi attivi contenuti nell’olio di Neem. Ma come possiamo utilizzarlo nella lotta alla pediculosi?

Come nel caso del Tea Tre Oil, rappresenta un ottimo rimedio preventivo in associazione a oli più profumati come l’olio essenziale di eucalipto e al solito olio vettore. Se i pidocchi sono già presenti, è possibile ricorrere a un impacco naturale:

Ricordiamo che non tutti gli oli essenziali sono uguali. Data la natura di rimedi molto potenti ed efficaci, occorre prestare particolare attenzione alla composizione e alla produzione di questi prodotti. Per ottenere il massimo risultato senza effetti collaterali è preferibile acquistare oli puri al 100%, certificati bio e ottenuti da spremitura a freddo.

Tea Tree Oil contro i pidocchi

L’olio essenziale di Tea Tree (Melaleuca Alternifolia) è da sempre ritenuto ottimo contro i pidocchi, avendo fra le tante proprietà anche quella antiparassitaria.
Ecco perchè è usato come rimedio naturale in molti prodotti naturali come shampoo anche fai da te.

L’olio essenziale di Tea Tree è una delle soluzioni naturali più efficaci per eliminare i pidocchi. L’importanza di questo rimedio è supportata da numerosi test e ricerche scientifiche come quello condotto recentemente dall’ente statunitense BMC Dermatology. I ricercatori hanno diviso dei bimbi affetti da pidocchi in due gruppi. Uno è stato trattato con uno shampoo naturale a base di Tea Tree, l’altro con un comune detergente a base di piretrine e piretroidi. Al termine del trattamento il primo gruppo non mostrava più nessuna traccia dell’infestazione. Al contrario, solo un quarto dei bambini trattati con i prodotti chimici era libera dai parassiti.

Ma perché il Tea Tree è così efficace?

Il Tea Tree, o Albero del Tè, nasce in Australia. Cresce spontaneamente in natura ed è caratterizzato da piccoli fiori bianchi e da foglie che sembrano aghi. L’olio essenziale si ricava per distillazione ed è molto famoso tra i naturopati per le sue numerose qualità. Antisettico, antibatterico e antifungino, combatte virus, infezioni ed è un potente antinfiammatorio esterno.

Una confezione di Tea Tree Oil non può mancare nell’armadietto dei rimedi naturali, soprattutto quando in casa ci sono bambini piccoli. Nella lotta ai pidocchi possiamo utilizzarlo in molti modi. Il primo consiste nell’addizionarlo con qualche goccia di olio vettore (mandorle, cocco o olio di jojoba purissimo ed estratto a freddo) e frizionarlo delicatamente lungo le zone più soggette all’infestazione. Questo rimedio è indicato soprattutto come arma preventiva.

Nel caso in cui invece ci sia già in atto un’infestazione, possiamo creare un impacco da tenere sulla testa per circa due ore. Il mix sarà composto da:

L’impacco così ottenuto deve essere coperto con una cuffia e poi rimosso con uno shampoo.

Il Tea Tree serve anche per disinfettare e liberare i tessuti da eventuali ospiti indesiderati, basta aggiungerne una decina di gocce nel cestello della lavatrice.

Shampoo anti pidocchi

Una delle soluzioni più veloci, pratiche e risolutive è rappresentata dall’utilizzo di shampoo naturali, appositamente formulati per risolvere il problema della pediculosi.

Dai classici detergenti alle innovative e comode Mousse lavanti anti pidocchi a base di oli e acqua termali, i nuovi shampoo liberano la cute dai parassiti senza bisogno di sostanze chimiche. Il pidocchio viene letteralmente soffocato dai principi attivi e dalle speciali formulazioni di questi prodotti. Senza profumo e adatti a bambini e adulti, hanno la capacità sia di eliminare la pediculosi sia di prevenirla e possono essere usati spesso perché totalmente privi di effetti collaterali.

Come rimuovere i pidocchi da bambini e adulti

La lotta alla pediculosi non prevede soltanto l’azione di shampoo e rimedi naturali ma conta sull’efficacia di uno strumento essenziale per la rimozione meccanica degli stessi: il pettine rimuovi lendini e pidocchi.

Il pettinino è l’unico strumento che permette la totale rimozione delle uova. Atossico e costituito da un serie di dentini fitti e stretti, garantisce la rimozione veloce dei parassiti.

Il pettinino può essere passato ogni giorno per verificare la presenza dei parassiti oppure dopo lo speciale shampoo antipediculosi per rimuovere sia gli insetti morti che le uova. Per un’azione efficace e indolore occorre sempre bagnare la testa del bambino, dividere i capelli in sezione e passare lo strumento su ogni ciocca, risciacquandola con cura ogni volta.

Per facilitare lo scorrimento del pettine, è possibile applicare sui capelli bagnati una dose abbondante di balsamo bio a base di Olio di Argan o un balsamo crema al Latte di Asina, ideale soprattutto per chi ha i capelli lunghi in quanto dotato di un ottimo potere districante.

Per garantire una lunga durata al pettinino e la massima igiene a ogni utilizzo, è necessario pulirlo e sterilizzarlo con acqua bollente per almeno un minuto.

Quali sono i primi sintomi dei pidocchi?

  • Prurito alla testa
  • Puntini o macchie rosse sul cuoio capelluto
  • Sonno disturbato
  • Agitazione e insofferenza del bambino

Il sintomo più comune e frequente è un intenso prurito nella zona infestata dai pidocchi. Questa sensazione così fastidiosa è dovuta alla puntura dei parassiti sulla pelle, necessaria per nutrirsi del sangue umano. Il bambino o l’adulto iniziano a grattarsi con prepotenza dietro le orecchie, la nuca o più in generale su tutta la capigliatura.

I pidocchi sono insetti piccolissimi, di color giallo o marrone e vivono sui capelli nutrendosi di sangue. Attraverso le loro punture, i pidocchi rilasciano infatti una sostanza che può procurare prurito all’uomo e succhiano, ogni volta, una quantità enorme di sangue.
La vita media della femmina del pidocchio sul cuoio capelluto è di circa 3 settimane, durante le quali depone 300 uova, chiamate lendini, soprattutto all’altezza della nuca, sopra e dietro le orecchie, e all’altezza della riga centrale, e si schiudono dopo circa una settimana.
Il contagio può avvenire in modo diretto, cioè da testa a testa, oppure in modo indiretto, attraverso per esempio lo scambio di cappelli, cuffie o attraverso l’uso comune di pettini o cuscini.
Per assicurarsi che il prurito sia dovuto alla presenza di pidocchi bisogna collocarsi in un luogo molto illuminato, osservare le zone più sensibili (sopra e dietro le orecchie e la zona della riga centrale), e cercare prima di tutto le lendini perchè più facilmente visibili.

Un altro sintomo molto comune è quello di sentir strisciare qualcosa sulla testa. In parole povere il soggetto colpito dai pidocchi li sente realmente muoversi da una parte all’altra della nuca. Spesso compaiono anche dei puntini sulla cute in prossimità dei capelli. Queste piccolissime macchie rosse puntiformi sono i segni dei morsi del parassita.

I pidocchi sono visibili anche a occhio nudo. Non di rado si vedono passeggiare sui vestiti o sulla pelle. Il loro aspetto è inconfondibile, sembrano dei piccoli semi di sesamo marrone. Un altro segnale inequivocabile della loro presenza è dato dalle uova. Alla radice dei capelli infatti è possibile notare anche a occhio nudo una serie di piccole lendini, grandi quanto una testa di spillo, di colore bianco, giallo o marrone chiaro.

Nei bambini la pediculosi spesso si accompagna al sonno disturbato, all’irritabilità durante al giorno e a un generale senso di insofferenza che li accompagna in tutte le attività quotidiane e che dipende il larga misura dal prurito.

Quanti tipi di pidocchi esistono?

La pediculosi, come abbiamo visto, è un’infestazione causata dai pidocchi. Questi ectoparassiti si annidano soprattutto nelle zone provviste di peli e capelli.

Esistono tre tipi di pidocchi.

  • Il primo, il più comune, è il Pediculus humanus capitis ovvero il Pidocchio della testa. Questo parassita per sopravvivere ha bisogno di un ambiente umido e caldo come quello della nuca umana e soprattutto deve avere la possibilità di pungere e succhiare il sangue della sua “vittima”. Lontano dal corpo umano quindi il pidocchio del capo vive pochissimo, al massimo dieci giorni. Il suo ciclo vitale è all’incirca di due mesi dal momento in cui si schiude la lendine. La femmina depone le uova il più possibile vicino al cuoio capelluto, fissandole con una sostanza particolarmente tenace chiamata chitina. Dopo una decina di giorni la lendine si schiude e nasce la cosiddetta ninfa che nel giro di due settimane diventerà adulta. Il residuo dell’uovo, di colore bianco, rimane attaccato al cuoio capelluto e, nonostante non ci sia più il parassita, resta comunque la parte più difficile da staccare. Una volta diventati adulti, i pidocchi femmina iniziano a deporre circa 6 uova al giorno e possono migrare da un soggetto all’altro.
  • Il pidocchio del pube è il Pthirus pubis, chiamato anche volgarmente piattola a causa della sua caratteristica forma. È un parassita che si trasmette esclusivamente per via sessuale e per questo motivo riguarda soltanto adolescenti e adulti. In qualche rara occasione può infestare anche i bambini ma soltanto a livello delle sopracciglia e delle ascelle.
  • Il terzo pidocchio infine è il Pediculus humanus corporis e, contrariamente ai primi due, è un agente vettore di altre malattie come il tifo o la cosiddetta febbre delle trincee. Conosciuto con il nome di pidocchio del corpo e dei vestiti, non esiste più alle nostre latitudini dalla fine della seconda guerra mondiale.

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